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Risk Management e Supply Chain Finance

luglio 14, 2022

La gestione di una supply chain è un’attività molto più complessa di quella tradizionalmente associata al profilo della direzione acquisti di una grande impresa.

Un supply chain manager non può limitarsi a selezionare un fornitore, negoziare prezzi e condizioni di pagamento, ma deve presidiare gli aspetti logistici della fornitura, il coordinamento con le eventuali altre attività necessarie a far sì che l’acquisizione del bene o servizio si integri perfettamente nella pianificazione operativa dell’azienda. Deve anche predisporre gli eventuali piani alternativi che può essere necessario attivare in caso di problemi nell’effettuazione della fornitura o nell’erogazione del servizio.

Il supply chain manager deve quindi, alla fine, gestire l’ampio ventaglio di rischi che può incidere sulla performance del fornitore; rischi che possono derivare da difficoltà sue o da impedimenti esterni più o meno prevedibili (perturbazioni della logistica, scarsità di materie prime o componenti, problemi finanziari, …). In una prospettiva di risk management, gli strumenti finanziari a supporto della gestione della supply chain servono essenzialmente a ridurre i rischi derivanti da potenziali shock finanziari.

Questa “lettura” del supply chain finance trova il suo fondamento nella constatazione che la gestione della liquidità a breve è il principale fattore di crisi delle imprese, molto più di quanto non sia l’incapacità di produrre risultati reddituali positivi.

La gestione del working capital (magazzino, crediti e debiti a breve termine) è il test fondamentale per la continuità aziendale e gli strumenti che vengono utilizzati per il supply chain finance (factoring, confirming, dynamic discounting ed altri) sono tutti focalizzati a sostenere la liquidità delle imprese, anticipando la trasformazione dei crediti commerciali in cassa.

All’interno della famiglia delle soluzioni di mercato per il supply chain finance, spicca Polaris, la piattaforma digitale realizzata dal Gruppo TXT per andare oltre le soluzioni tradizionali, coniugando le funzioni di system integration tra i diversi attori (azienda cliente, aziende fornitrici e banche o altri intermediari finanziari) con una originale architettura contrattuale di marketplace, che favorisce l’estensione di questi strumenti anche alle imprese fornitrici di dimensioni minori, che sono poi quelle finanziariamente più vulnerabili.

Polaris riduce il rischio finanziario associato al fornitore, attraverso un meccanismo che gli assicura una fonte di approvvigionamento di liquidità indipendente dal suo merito creditizio, ma riduce anche il rischio per l’investitore che assicura la liquidità del programma di supply chain finance. Infatti, la negoziazione del credito dei fornitori operata su Polaris è strutturata in modo da escludere qualsiasi rischio connesso alla performance della relazione commerciale sottostante, per effetto della collaborazione attiva del cliente acquirente, e da ridurre in modo significativo anche il rischio di eventuale revocatoria delle cessioni di crediti realizzate in piattaforma, grazie alla originale strutturazione contrattuale che supporta il funzionamento di Polaris.

Polaris è inoltre uno strumento che assicura stabilità nel tempo ai programmi di supply chain finance dell’azienda acquirente perché separa il funzionamento del programma dal supporto finanziario assicurato dai singoli partner bancari. Quest’ultimo può cambiare nel tempo, ma la struttura dell’operazione non viene messa in causa da eventuali cambiamenti del perimetro dei partner finanziari, così come l’eventuale incremento dimensionale dell’operazione non impatta sulla sua struttura.

Polaris riesce ad assicurare stabilità, scalabilità, portabilità ed efficienza ai programmi di supply chain finance delle grandi aziende e costituisce quindi, di per sé stesso, un fattore di riduzione del rischio sistemico che può impattare sulla gestione della supply chain.